Al via il progetto “Heritage Live-Phase II: musicisti europei incontrano omologhi pachistani e afgani in un percorso di scambio, condivisione e inclusione dove la musica è protagonista.
Islamabad – La musica e il mondo che ruota attorno a lei è il cuore del progetto “Heritage Live-Phase II” siglato con la firma del Memorandum of Understanding tra i sostenitori dell’iniziativa lo scorso 12 Febbraio, presso la residenza dell’Ambasciatore austriaco Nicolaus Keller, nella capitale pachistana.
“Heritage Live – Phase I” è stata una iniziativa in linea, con la strategia della cooperazione italiana in Pakistan, che si colloca nell’ambito del più ampio programma appena concluso Pakistan Poverty Reduction, PPR, mediante credito d’aiuto di 40 milioni di euro presso le comunità remote nei distretti pachistani lungo la frontiera con l’Afghanistan. Esso è uno dei frutti dello sforzo congiunto sulla sostenibilità del PPR avviato tra il Pakistan Poverty Alleviation Fund PPAF e la sede AICS di Islamabad negli ultimi due anni. Il nuovo progetto ampia la portata della prima fase e mantiene vivo il rapporto con gli attori del PPR.
L’Ambasciatore Keller è, infatti, il coordinatore del Cluster EUNIC (l’Unione degli Istituti di Cultura Europei) – Islamabad e in tale veste ha ospitato la cerimonia che ha coinvolto i rappresentanti di Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Polonia e Romania, tutti Paesi fautori dell’iniziativa. All’evento ha partecipato l’Ambasciatore Andreas Ferrarese quale rappresentante dell’Italia in Pakistan.
Il progetto nasce da una call dell’Unione Europea cui ha risposto la rete EUNIC Islamabad e che ha visto il supporto e il coinvolgimento dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo Sede di Islamabad.
La selezione dei quattordici musicisti, tra pachistani e rifugiati afgani nel Paese, e dei sette europei è in corso ed é coordinata da FACE, la Fondazione per l’Arte e la Cultura e l’Istruzione che incoraggia gli artisti alla creazione di progetti innovativi e alla relativa condivisione.
Prevista la partecipazione anche di un musicista italiano che sarà selezionato tra 4 candidati pre-identificati.
Nella settimana tra il 21 e il 28 maggio prossimo, tutti i giovani musicisti dell’ “Heritage Live-Phase II”, accolti in un’apposita “residenza musicale”, saranno chiamati a partecipare a un workshop sullo sviluppo delle competenze e sulla generazione di reddito, a seminari, a jam sessions creative, alla stesura di composizioni musicali per la realizzazione dei concerti finali. Due, infatti, le performance previste, rispettivamente nelle città di Islamabad e di Lahore, al termine dell’iniziativa che proporranno quanto elaborato nella settimana di creazione e condivisione musicale. Tutto il materiale, frutto di una collaborazione multiculturale, verrà poi distribuito su varie piattaforme digitali.
Il progetto punta a sostenere i musicisti vulnerabili, sia tra donne e rifugiati afgani sia tra giovani delle zone rurali del Pakistan, al fine di migliorarne la condizione socio-economica, sviluppando economie inclusive e creative sostenibili. “Heritage Live-Phase II” punta, inoltre, a preservare il vasto patrimonio musicale del Pakistan e a promuovere il dialogo interculturale tra l’Unione Europea e il Paese della Terra dei Puri, rafforzando collaborazioni locali e creandone nuove internazionali, sempre in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile e con il suo motto “Non lasciare nessuno indietro”.
E se “una musica può fare ” come recitava una famosa canzone italiana, l’Italia e la sede AICS di Islamabad sono pronti a sostenerla.