Le condizioni del lavoro agricolo nelle aree rurali del Pakistan sono caratterizzate da processi di produzione e meccanizzazione parziali, che determinano una scarsa produttività del settore – carenza di sistemi irrigui, concimazioni inadeguate, interventi fitosanitari inadatti o eccessivi, carenza di macchine e di know how per la trasformazione di prodotti agricoli (ortofrutta, confetture, formaggi, olio d’oliva e vegetali), limitata diversificazione delle colture e concentrazione della raccolta in un periodo ristretto dell’anno, scarsa preparazione tecnica degli agricoltori e degli allevatori unita alla carenza di assistenza veterinaria. Oltre alle carenze di know how si aggiungono seri problemi legati ai cambiamenti climatici, i cui effetti (inondazioni, scioglimento dei ghiacci, siccità, fenomeni erosivi, terremoti, frane) rendono il Pakistan un Paese particolarmente soggetto ai disastri naturali.
In questi ultimi anni la Cooperazione Italiana (ed AICS dalla sua istituzione) mira ad intervenire su tali problemi strutturali, sostenendo il miglioramento di filiera e promuovendo la coltivazione di prodotti di pregio, rafforzando ed espandendo i sistemi di irrigazione, sostenendo le comunità svantaggiate, nonché favorendo l’adozione di tecniche di produzione consapevoli. A quest’analisi dei bisogni è poi subentrata la necessità di consolidare un quadro di intervento nelle aree dove la presenza italiana è più solida, come le regioni montuose a Nord del Paese. Qui, realizzando in modo sinergico programmi di sviluppo in diversi ambiti come la protezione dell’ambiente, l’agricoltura, irrigazione, allevamento e la creazione di opportunità di lavoro anche attraverso l’eco-turismo, si è inteso sostenere lo sviluppo rurale e il sistema agricolo con azioni che tengono conto del “Cambiamento climatico” e dei suoi effetti.
Nel definire i propri obiettivi strategici, AICS Islamabad adotta i principi e i metodi della Teoria del Cambiamento e, coerentemente alle priorità di politica estera italiana espresse nel Documento triennale di programmazione e indirizzo e nel quadro dell’Agenza 2030, questa Sede ha identificato 2 “Outcome” di riferimento che orientano l’impegno italiano in Pakistan:
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Persona, Outcome 1 (SDG 2): Garantita la sicurezza alimentare e sostenuti i sistemi di produzione agroalimentare resilienti e sostenibili, favorendo il nesso tra nutrizione e salute;
- Pianeta, Outcome 2 (SDG 13.1): Rafforzata la capacità di ripresa e adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali;
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Prosperità, Outcome 3 (SDG 8.9 – 11.4): Incrementata la salvaguardia del patrimonio culturale e naturale, e sostenute le attività economiche e di creazione d’impiego nell’ambito della cultura e del turismo sostenibile e responsabile.
Attualmente (Agosto 2023) il portafoglio di AICS Islamabad ammonta a 242,7 milioni di euro e comprende 5 programmi a credito di aiuto e 7 iniziative sul canale ordinario. Inoltre si segnala il Programma di Conversione del Debito PIDSA (Pakistan Italy Debt Swap Agreement), per un valore di circa 80 milioni di euro, grazie al quale sono stati realizzati 49 progetti (4 ancora in esecuzione) in tutti i principali settori. Le iniziative a credito vedono la collaborazione dell’Economic Affairs Division (EAD) del Ministero dell’Economia pachistano, che rappresenta la controparte principale e coordina il lavoro con i ministeri di linea e con le autorità provinciali, mentre le iniziative a dono vengono eseguite da Organizzazioni Internazionali come UNDP, UNESCO, CIHEAM Bari, ILO e IUCN in partenariato con organizzazioni nazionali e locali.
Per quanto riguarda le relazioni con gli altri donatori, AICS Islamabad aderisce ai gruppi dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite e della Banca Mondiale, sia per le tematiche di sviluppo che sul fronte dell’aiuto umanitario; in particolare, la sede partecipa all’ International Partnership Support Group.