Lo sviluppo di un Paese in cambiamento. Si conclude la missione ACSI – MAECI in Pakistan

Islamabad, 10 Febbraio 2023_Un’intensa settimana di incontri e visite sul campo è stata organizzata dalla Sede AICS di Islamabad per mostrare al Direttore Maestripieri e alla Delegazione da lui guidata i principali progetti di cooperazione allo sviluppo attivi in Pakistan.

La missione ha preso le mosse dalla storica città di Lahore, dove la Delegazione ha incontrato i rappresentanti di ILO (International Labour Organization), esecutori di un’iniziativa per migliorare le condizioni di lavoro nel comparto della produzione di mattoni. Il Paese ne produce oltre 45 miliardi all’anno, in 18.000 forni di cui il 30% proprio nella Regione di Lahore, il Punjab. Si stima che 4.5 milioni di persone lavorino in queste fornaci, dove alle tradizionali condizioni di lavoro il progetto ne sta sostituendo altre meno impattanti . Grazie ad un budget di 1,5 milioni di euro, l’iniziativa ha sviluppato inoltre un sistema di protezione sociale per la comunità locale, fornendo alloggi, accesso all’acqua e ai principali servizi per i lavoratori dei forni..

Incontri istituzionali di alto profilo con lo Chief Minister del Punjab e i Responsabili in seno al Ministero della Pianificazione impegnati nella zona hanno consentito alla Delegazione di conoscere dalla voce delle controparti i risultati ottenuti dalle iniziative AICS; in particolare, i progetti per irrigazione e infrastrutture sanitarie realizzati nel quadro del Programma di Conversione del Debito PIDSA sono stati riconosciuti di grande beneficio, un primo passo per sviluppare una green economy a 360 gradi nella Regione.

Dopo uno stop al forte Rothas, interessato da un progetto AICS realizzato da UNESCO sul triplice fronte del patrimonio culturale, dell’uguaglianza di genere e delle opportunità di lavoro, la Delegazione ha realizzato altre due field visits. Prima a Nowshera, nella Regione di Khyber-Pakhtunkhwa, sono stati incontrati operatori e beneficiari del progetto “OliveCulture”, eseguito dal CIHEAM di Bari, grazie al quale vengono realizzati corsi di formazione per olivicoltori e forniti macchinari per la produzione dell’olio di oliva; a Rawalpindi è stato poi visitato un Hub per rifugiati afgani gestito da UNHCR, che eroga servizi mantenendo un equilibrio tra presenza afgana e comunità ospitante (70% afgani – 30% pakistani).

Dopo il Punjab è stata la volta delle Regioni del Nord, dove la Cooperazione Italiana opera da tempo. Una presenza resa possibile da partnership collaudate con UNDP, EvK2 – CNR e IUCN – International Union for Conservation of Nature, enti esecutori di iniziative legate dal filo conduttore della gestione dei ghiacciai ad alta quota con quella delle acque a valle, per scopi irrigui e per la difesa del territorio. L’incontro con l’Additional Chief Secretary del Ministro della Pianificazione ha permesso di discutere i contenuti del programma a credito di aiuto “ETI – Iniziativa per la Trasformazione Economica”, con un budget di 20,5 milioni di euro, per poi visitare un impianto caseario per la produzione di yogurt, supportato dal progetto e gestito da una cooperativa di 1.100 membri. Un’ultima visita ha condotto la delegazione al Central Karakorum National Park, area d’intervento del progetto SEED (incluso nel programma di Conversione del Debito) ed oggi area di studio del progetto “Ghiacciai & Studenti”, che con un approccio scientifico sta monitorando il clima e i ghiacciai nelle regioni montane del Pakistan e migliorando la prevenzione del rischio idrogeologico.

Ad Islamabad si sono svolti invece i principali incontri con enti partner ed esecutori, tra cui un roundtable con i rappresentanti delle agenzie UN presenti nel Paese, protagoniste di iniziative finanziate da AICS (UNESCO, ILO, UNHCR, UNDP) e non (UN-HABITAT, UNIDO, UNODC e WFP). Oltre ad un feedback positivo ricevuto da AICS circa le modalità di identificazione e gestione, il confronto ha consentito alla Delegazione di inquadrare il difficile contesto che l’aiuto internazionale sta incontrando in Pakistan, stretto tra calamità naturali e misure di resilienza adottate per contrastarle, potenziamento del comparto turistico e promozione del patrimonio culturale, protezione sociale e lavoro dignitoso, tutela dell’ambiente e sicurezza alimentare. Durante un incontro a latere con IOM e UNHCR sono state poi discusse le modalità di assistenza alla popolazione rifugiata afgana in Pakistan, supportata da diversi contributi italiani.

Anche dagli incontri con la Delegazione dell’Unione Europea in Pakistan e con la Banca Mondiale sono emersi elementi di riflessioni e di aggiornamento importanti, per meglio coordinare il lavoro congiunto tra i Paesi europei e per soffermarsi sulle criticità del complesso contesto regionale.

Nell’ultimo giorno di missione si è svolta la cerimonia di chiusura del programma Poverty Reduction, realizzato dal Pakistan Poverty Alleviation Fund. Un’occasione unica per far incontrare i rappresentanti dei principali gruppi di beneficiari del programma e presentare a partecipanti, stampa e delegazione in missione i risultati raggiunti, bene illustrati nel video The Same Dream.

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