AICS incontra le persone che fanno la differenza nelle Zone Remote del Pakistan

Continua il giro d’incontri iniziati da AICS Islamabad con autorevoli esponenti del paese per capire il valore della sostenibilita’ del Programma di Riduzione della Povertà in Pakistan (PPR). Il nostro ufficio, dopo la visita di Maryam Bibi, ha accolto quale ospite graditissimo Wazir Zada, la prima persona di etnia Kalasha a essere stato eletto quale membro dell’Assemblea Provinciale del Khyber Pakhtunkhwa.

Egli ricopre al momento l’incarico di Special Assistant to the Chief Minister for Minority Affairs.

Wazir Zada è antico e stimato amico della Cooperazione Italiana, da oltre un decennio, sin dai tempi del suo impegno quale operatore sociale nella organizzazione comunitaria (Local Support Organization LSO) del Comune (Union Council- UC) di Ayun. Ayun e’ un Comune del Distretto di Chitral che ingloba le tre valli Kalasha: Bumburet, Rumbur y Birir, aree d’intervento del Progetto PPR. Suo fratello Barzanghi è attualmente il responsabile del settore educazione della LSO di Ayun.

Wazir Zada ha illustrato le iniziative che il suo ufficio sta realizzando a favore dei gruppi cristiani, induisti, sikh e ovviamente kalasha. Sono previste borse di studio per i giovani e sono riservati posti ad hoc nelle scuole superiori e presso gli uffici pubblici. Interessante la presenza nell’ambito della polizia locale che oltre a rappresentare un accorgimento culturale, assicura eguaglianza di trattamento per tutti.

Alla domanda di quali sia il futuro delle valli Kalasha, egli ha ribadito una visione condivisa da molti, “che l’agricoltura, l’allevamento e lo sfruttamento delle riserve boschive non rappresentano più una fonte di sussistenza e che la vocazione naturale del territorio è orientata all’ecoturismo culturale, responsabile e sostenibile”. Egli ha annunciato la nuova formazione di una Autority per il territorio che avrà il compito di emanare norme destinate alla preservazione culturale e alla protezione dell’ambiente.

Inoltre, Wazir Zada, consapevole dell’esperienza e dell’attenzione che l’Italia riserva alla conservazione del Patrimonio Culturale (Cultural Heritage) materiale e immateriale, e della nostra capacita’ di coniugare strategie turistiche di largo respiro, sarà felice di continuare il dialogo anche durante le visite di AICS nel Khyber Pakhtunkhwa.

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