Persona

Outcome 1 (SDG 2): Garantita la sicurezza alimentare e sostenuti i sistemi di produzione agroalimentare resilienti e sostenibili, favorendo il nesso tra nutrizione e salute. Settore: Multisettoriale Outcome 3 (SDG 3/5): Migliorato l’accesso a servizi socio-sanitari di qualità per tutti, con particolare attenzione alle persone in condizione di vulnerabilità e alla salute materno-infantile, sessuale e riproduttiva Settore: Salute 

Progetto “Olive culture scale up” – credits CIHEAM Bari

PAKISTAN

  • Outcome 1 (SDG 2): Garantita la sicurezza alimentare e sostenuti i sistemi di produzione agroalimentare resilienti e sostenibili, favorendo il nesso tra nutrizione e salute.

Settore: Sviluppo rurale e sicurezza alimentare

AFGHANISTAN

  • Outcome 1 (SDG 2): Garantita la sicurezza alimentare e sostenuti i sistemi di produzione agroalimentare resilienti e sostenibili, favorendo il nesso tra nutrizione e salute

Settore: Multisettoriale 

  • Outcome 3 (SDG 3/5): Migliorato l’accesso a servizi socio-sanitari di qualità per tutti, con particolare attenzione alle persone in condizione di vulnerabilità e alla salute materno-infantile, sessuale e riproduttiva

Settore: Salute

 

 

Progetti Pakistan

La strategia del progetto si concentra su un approccio globale e inclusivo, mirato a migliorare la capacità delle parti interessate pakistane nel promuovere la collaborazione e la sinergia all’interno della catena del valore dell’olio d’oliva, al fine di garantire una produzione agricola sostenibile e contribuire alla sicurezza alimentare. Un elemento centrale del progetto è la creazione del Pakistan Olive Oil Council (POOC), che riunirà gli stakeholder pubblici e privati per supportare i decision maker e aumentare la competitività globale del settore olivicolo pakistano, consentendo di soddisfare gli standard internazionali. Si prevede un aumento della produttività del 30% portando quindi un miglioramento significativo della produzione di olio. L’obiettivo finale è rendere il Pakistan un produttore di olio d’oliva di qualità, riducendo la dipendenza dalle importazioni e contribuendo allo sviluppo economico e rurale, alla coesione sociale, e alla produzione di olio commestibile di alta qualità che soddisfi gli standard nutrizionali e organolettici. Avviato nel settembre del 2024, sono state avviate le prime attività in particolare di formazione sul campo, tra cui un ciclo dedicato alle tecniche di potatura degli ulivi.
Delibera N. 28, CC 09/04/2024
Zone di intervento Province del Balochistan, Khyber Pakhtunkhwa e Punjab
Canale di Finanziamento Bilaterale a dono
SDGs SDG 2, Target 2.1, 2.3, 2.4, 2.5 – SDG 8, Target 8.2, 8.3

SDG 13, Target 13.2

Gender Marker 1
Ente esecutore Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (CIHEAM Bari)
Controparte locale Ministry of National Food Security and Research (MNFS&R)
Costo complessivo € 3.000.000
Durata 36 mesi: dal 1 settembre 2024 al 31 agosto 2027
Obiettivo generale Contribuire alla crescita inclusiva per il miglioramento della sicurezza nutrizionale e della resilienza agli effetti dei cambiamenti climatici attraverso la produzione e le industrie olearie
Obiettivi specifico Migliorare la capacità degli attori pubblici e privati pachistani di promuovere produzioni olivicole di qualità e quantità e di sviluppare la resilienza climatica
Risultati attesi Potenziare le capacità del governo federale e delle province interessate nell’assistere le comunità rurali e il settore privato

Migliorare i vivai olivicoli pubblici e privati

Migliorare, in qualità e quantità, le produzioni con l’applicazione di buone pratiche agricole

Favorire l’aumento del consumo di olio d’oliva pachistano nel mercato locale

Coinvolgere donne e giovani nella partecipazione ad attività generatrici di reddito.

Beneficiari Agricoltori e produttori, funzionari pubblici, istituti di ricerca, istituzioni locali, donne, giovani, famiglie nelle aree rurali e aziende coinvolte nella filiera olivicola.

L’Iniziativa di Trasformazione Economica, Gilgit-Baltistan (ETI-GB) è un programma di sviluppo settennale del governo del Pakistan cofinanziato da AICS e da IFAD per un totale di 100 Milioni USD. L’obiettivo generale del programma è quello di migliorare i redditi, ridurre la povertà e la malnutrizione nelle aree rurali del Gilgit-Baltistan (GB). ETI-GB mira ad aumentare i redditi agricoli e l’occupazione per almeno 100.000 famiglie rurali in GB attraverso lo sviluppo sostenibile delle catene del valore dell’agricoltura. Il programma è costituito da tre componenti: le infrastrutture, i servizi di supporto per lo sviluppo della catena del valore e il sostegno alle politiche di sviluppo dell’agricoltura.
N 58, CC 13/06/2016
10 Distretti del Gilgit-Baltistan: Gilgit, Hunza, Ghizer, Nagar, Astore, Diamer, Skardu, Ghanche, Kharmang & Shigar
Credito d’aiuto
SDG 2
1
Dipartimento della Pianificazione e Sviluppo, Gilgit Baltistan
€ 20.500.000,00
agosto 2023 – settembre 2028
Miglioramento dei redditi e riduzione della povertà e della malnutrizione nelle aree rurali della regione del Gilgit Baltistan
Aumento dell’area coltivata e della produzione, migliorare la connettività con il mercato attraverso investimenti strategici in infrastrutture (sistema di irrigazione, strade e ponti)

Sostegno alla produzione agricola e miglioramento della filiera e della catena del valore anche per l’Agriturismo

Miglioramento di aziende agricole, strade, ponti, aree irrigue aggiuntive e delle infrastrutture economiche tramite sviluppo dell’irrigazione,

Creazione di servizi a supporto dello sviluppo del valore aggiunto: stanziamento di un fondo per la catena del valore ed assistenza tecnica, mobilitazione sociale e organizzazione degli agricoltori, divulgazione agricola, ricerca agricola e land titling.

Supporto alle politiche di settore

Oltre 100.000 famiglie rurali del GB, Istituzioni pubbliche locali

Il progetto mira a migliorare una serie di colture sia orticole che di pregio nello sviluppo della loro catena del valore attraverso lo sviluppo delle risorse umane, il miglioramento delle infrastrutture e delle tecniche di lavorazione. Le iniziative verteranno sulla creazione di otto eco-villaggi sostenibili pilota per promuovere tecnologie resilienti in relazione con particolare attenzione alla gestione delle acque, all’uso di energie rinnovabili e la gestione dei residui. Verrà istituito un centro di eccellenza per la ricerca, la formazione, la gestione delle malattie, il miglioramento della qualità dell’olivo e delle tecniche di raccolta e conservazione. Il progetto include il rafforzamento della filiera degli agrumi, dei datteri e dei funghi supportando l’intera filiera produttiva dal vivaio alla commercializzazione.
Delibera N. 59, CC 18/11/2016
Zone di intervento Punjab: Potohar area, Sargodha and Chawal

Balochistan: Kila Saifullah, Zirat, Mustung, Turbat, Panjgoor e Kharan

Sindh: Sukkur, Khairpur, Lasbela, Tandojam

Azad Jammu & Kashmir: Muzuffarabad, Bagh, Giridupata e Rawalakot

Gilgit Baltistan: Gilgit, Skardu, Hunza, Astore

Canale di Finanziamento Credito d’aiuto
SDGs SDG 2
Gender Marker 1
Ente esecutore Ministry of National Food Security and Research
Partner Provincial Agriculture Extension & Research Departments
Costo complessivo € 20.000.000,00
Durata 48 mesi – Inizio previsto nel 2025
Obiettivo generale Migliorare le competenze tecniche nel settore della filiera agricola di valore
Obiettivi specifico Sviluppare la formazione tecnica e professionale in Pakistan con specifico riferimento al settore agricolo ambientale
Risultati attesi Supporto a villaggi per ottimizzare l’irrigazione ad alta efficienza per un’agricoltura di valore.

Sviluppo delle capacità delle comunità rurali per una maggiore resilienza.

Creazione di vivai certificati e distribuzione di piante da frutto.

Rafforzamento delle capacità di oltre 2000 attori della filiera olivicola.

Rafforzare il laboratorio di qualità dell’olio d’oliva per certificazione del prodotto.

Beneficiari Dipartimenti di ricerca federali e provinciali per l’estensione dell’agricoltura, comunità di agricoltori e coltivatori di olivi, agrumi, datteri, uva e pistacchi

Agricoltori e produttori, funzionari pubblici, istituti di ricerca.
Istituzioni locali
Donne, giovani, famiglie delle zone rurali e aziende impegnate nel
settore olivicolo

 

 

 

Progetti Afghanistan - Multisettoriale

Il fondo fiduciario per la resilienza dell’Afghanistan (ARTF) è un fondo multisettoriale gestito dalla Banca mondiale che rappresenta lo strumento principale del sostegno ai servizi di base per il popolo Afghano e che riceve contributi da 34 donatori. Dal 2022, l’ARTF ha adottato un approccio programmatico volto a garantire i servizi di base e sostenere i mezzi di sussistenza attraverso programmi eseguiti dalle agenzie delle Nazioni Unite e da ONG partner.

Dopo gli eventi dell’agosto del 2024, l’Italia ha ricominciato a contribuire all’ARTF con 2 milioni di euro erogati il 20/06/2024 sottolineando la preferenza verso il progetto EMERGEe – Empowering Microfinance and Enterprises for Resilience and Growth volto all’empowerment economico femminile. Il progetto, del valore di 16 milioni di USD, è gestito dalla Aga Khan Foundation-US in partenariato con AKF-Afghanistan e con la tedesca Afghan Credit Guarantee Foundation. L’obiettivo del progetto, avviato il 9/04/2024, è di sostenere la domanda e l’offerta di finanziamenti per le micro e piccole imprese in Afghanistan, concentrandosi sull’inclusione finanziaria delle donne. Attualmente il progetto ha raggiunto circa 34.000 beneficiari di servizi finanziari.

Zone di intervento Badakhshan, Baghlan, Balkh, Bamyan, Daikundi, Faryab, Herat, Jowsjan, Kabul, Kunduz, Nangarhar, Parwan, Samangan, Sar-e-pol, and Takhar
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Ordinario
Delibera CC 27 – 09/04/2024
SDGs SDG 1: Sconfiggere la povertà

SDG 2: Sconfiggere la fame

SDG 3: Salute e benessere

SDG 4: Istruzione di qualità

SDG 5: Parità di genere

SDG 6: Acqua pulita e igiene

SDG 7: Energia pulita e accessibile

SDG 8: Lavoro dignitoso e crescita economica

SDG 9: Industria, innovazione e infrastruttura

SDG 10: Ridurre le disuguaglianze

Settori d’intervento WEE -Women’s Economic Empowerment
Gender marker 1
Enti esecutori Banca Mondiale
Costo complessivo € 2.000.000,00

 

L’iniziativa adotta un approccio di protezione multisettoriale integrato a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione al fine di garantire la protezione, in particolare di donne e minori, la sicurezza alimentare, attività generatrici di reddito e di migliorare la qualità e l’accesso ai servizi essenziali di base in ambito sanitario e dell’istruzione. I risultati attesi sono: R1) Rafforzata la sicurezza alimentare delle fasce più vulnerabili della popolazione e la capacità di realizzare attività generatrici di reddito nelle provincie maggiormente colpite dalla crisi alimentare; R2) Migliorata la salute della popolazione; R3) Promossa la risposta anticipatoria alle crisi ricorrenti derivanti dagli shock climatici con finalità di riduzione e gestione del rischio disastri. I beneficiari diretti sono circa 245.000 persone. Tra questi particolare attenzione viene data ai gruppi più vulnerabili, tra cui: donne in stato di gravidanza e giovani mamme con bambini al di sotto dei 5 anni; donne vedove e con il ruolo di capofamiglia; donne e minori a rischio di vulnerabilità (per episodi di violenza di genere, dipendenze da sostanze, problematiche causate da abbandono, trafficking, ecc.); persone con disabilità; famiglie particolarmente vulnerabili; IDPs e rimpatriati; comunità soggette a rischio ambientale.

Zone di intervento Distretto di Kushk Robat-e Sangi (provincia di Herat). Distretto di Lashkar-Gah (provincia di Helmand). Province di Kunar, Nangarhar e Laghman. Distretti di Zinda Jan, Pashtun Zarghun, Kohsan, Gulran, Ghoriyan e Herat (provincia di Herat). Distretti di Surobi e Dehsabz (provincia di Kabul). Distretto di Zindajan (provincia di Herat) e distretti di Malistan e (provincia di Ghazni) Kabul (Distretti di Surobi e Deh Sabz) e Herat (Distretto di Zindajan)
Canale di Finanziamento Bilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 99 – 10/10/2022
SDGs SDG 1: Sconfiggere la povertà                                                                                                                        SDG 2: Sconfiggere la fame                                                                                                                               SDG 3: Salute e benessere                                                                                                                                 SDG 4: Istruzione di qualità                                                                                                                                     SDG 5: Parità di genere                                                                                                                                                    SDG 11: Città e comunità sostenibili                                                                                                           SDG 13: Lotta contro il cambiamento climatico
Settori d’intervento Salute, Agricoltura e Sicurezza Alimentare
Gender marker 1
Enti esecutori OSC
Costo complessivo € 10.000.000,00
Durata 24 mesi, dal 30 maggio 2024

 

Le attività vengono realizzate dai seguenti enti esecutori:

OSC Progetto Settore Totale finanziamento AICS
WeWorld – GVC

Codice progetto: AFG/12682/WWGVC/01

Rafforzamento delle capacità di preparazione, prevenzione e risposta all’insicurezza alimentare e al rischio disastri della popolazione afghana colpita dalla crisi umanitaria Agricoltura e sicurezza alimentare, Riduzione del rischio di catastrofi 1.200.000,00 €
EMERGENCY

Codice progetto: AFG/12682/EMERGENCY/02

Rafforzare la risposta medico – sanitaria salvavita, gratuita e specializzata per la popolazione più vulnerabile della provincia di Helmand Salute 1.197.813,00 €
NOVE ETS

Codice progetto: AFG/12682/NOVE/03

I semi della rinascita: Un Percorso di Sostentamento per Donne Afghane – Potenziamento Agroalimentare e Crescita Economica. Agricoltura e sicurezza alimentare 1.191.164,00 €
Vento di Terra Onlus

Codice progetto: AFG/12682/VDT/04

Hari Rud, il fiume che scorre. Sicurezza alimentare, agricoltura e allevamento per le vittime del terremoto, i rimpatriati e le persone vulnerabili nella Provincia di Hera Agricoltura e sicurezza alimentare, Riduzione del rischio di catastrofi 1.198.875,50 €
INTERSOS

Codice progetto: AFG/12682/INTERSOS/05

Assistenza multisettoriale per il benessere e la dignità delle comunità più vulnerabili delle aree rurali meno servite di Kabul Agricoltura e sicurezza alimentare, Salute, Riduzione del rischio di catastrofi 1.200.000,00 €
CESVI Fondazione ETS in ATS con PIN

Codice progetto: AFG/12682/CESVI/06

AGRARIA: Agricoltura, Gestione dei Rischi e Acqua per la Resilienza e l’Inclusione in Afghanistan Agricoltura e sicurezza alimentare, Salute, Riduzione del rischio di catastrofi 1.800.000,00 €
INTERSOS in ATS con CESVI Fondazione ETS

Codice progetto:

AFG/12682/INTERSOS/07

PREPARA: Promuovere la Resilienza E la Preparazione Alla Risposta Attiva Comunitaria Riduzione del rischio di catastrofi 1.200.000,00 €
Totale complessivo affidato alle OSC 8.987.852,50 €

 

Le OSC hanno avviato i progetti nel giugno 2024, affrontando ritardi amministrativi legati alla sottoscrizione dei Memorandum of Understanding (MoU) con i ministeri locali. Ogni progetto ha richiesto un MoU con il Ministero dell’Economia e accordi specifici con i ministeri di settore. L’unica eccezione è stata Emergency, che ha potuto iniziare subito grazie a un MoU quinquennale con il Ministero della Salute, firmato nel febbraio 2023.

 

L’iniziativa mira a supportare interventi salvavita e servizi di base nei settori della Salute e della Sicurezza Alimentare a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione afghana (donne, minori, sfollati, rimpatriati e comunità ospitanti), gettando al contempo le basi per rafforzarne la resilienza attraverso soluzioni durevoli. In linea con l’HNRP 2024, le attività delle OSC nel settore della sicurezza alimentare contribuiranno a migliorare l’accesso al cibo e ai mezzi di sussistenza e potranno includere: assistenza in-kind, trasferimenti di denaro (CVA) e supporto ai mezzi di sussistenza. Gli interventi sanitari, sensibili al genere, saranno volti a ridurre la mortalità e morbilità della popolazione vulnerabile e potranno riguardare: servizi di salute riproduttiva, cura dei traumi, supporto alla salute mentale e psicosociale, prevenzione e risposta a epidemie/focolai. Le attività beneficieranno le comunità colpite da calamità naturali, rifugiati, rimpatriati, persone con disabilità e nuclei familiari guidati da donne, tutti gruppi altamente vulnerabili a causa delle restrizioni alla circolazione e all’occupazione. Le OSC implementatrici saranno selezionate tramite Call for Proposals nel primo quadrimestre del 2025.

Zone di intervento Tutto il paese
Canale di Finanziamento Bilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 65 – 10/11/2024
SDGs SDG 2: Sconfiggere la fame                                                                                                              SDG 3: Salute e benessere
Settori d’intervento Salute, Agricoltura e Sicurezza Alimentare
Gender marker 1
Enti esecutori OSC
Costo complessivo € 3.000.000,00
Durata 24 mesi

 

L’intervento è rivolto alla popolazione afghana senza documenti che rientra da Pakistan e Iran, alle persone sfollate, ai migranti transfrontalieri e alle comunità ospitanti.

L’OIM, attraverso i centri di assistenza regolari al confine (Torkham, Spin Boldak, Islam Qala e Milak) e non, e i centri di transito nelle province di Herat, Nimroz, Kandahar e Nangarhar intende supportare la popolazione più vulnerabile, dovutamente identificata, attraverso: assistenza umanitaria, erogazione di servizi di protezione e gestione dei casi che necessitano protezione (attività che continua anche presso i luoghi di rientro finali); accesso ai servizi sanitari di base e rinvio di casi per servizi sanitari secondari e terziari; monitoraggio dei flussi migratori presso i confini con l’obiettivo di registrare gli ingressi e le uscite della popolazione afghana da/verso l’Iran e il Pakistan e di migliorare la fornitura di assistenza mirata. Il progetto contribuirà a dare una risposta adeguata ed immediata alla popolazione di ritorno evitando di aumentare la pressione sui servizi di base e sulle limitate risorse a disposizione della popolazione afghana. Beneficiari diretti: 25.341 (12.471 rimpatriati supportati attraverso assistenza post arrivo, inclusi 2.352 beneficiari di ulteriore assistenza di protezione e 12.870 IDPs e comunità ospitanti beneficiari di servizi sanitari). I fondi sono stati erogati il 20/12/2024 e la data di inizio delle attività è l’1/03/2025.

Zone di intervento Confine con l’Iran: Herat, Nimroz

Confine con il Pakistan: Kandahar, Nangarhar                                                                             Province ad alto ritorno per la continuità dell’assistenza di protezione iniziata al confine nell’ambito del Protection Case Management: Badakhshan, Balkh, Faryab, Herat, Kabul, Kandahar, Nangarhar, Nimroz, Sar-E-Pul e Takha

Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera n. 67 – 10/11/2024
SDGs SDG 3: Salute e benessere                                                                                                         SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
SDG 17: Partnership per gli obiettivi
Settori d’intervento Salute, Protezione
Gender marker 0
Enti esecutori IOM Afghanistan
Costo complessivo € 3.500.000,00
Durata 12 mesi

 

L’iniziativa, della durata di 12 mesi, contribuisce al Fondo Umanitario per l’Afghanistan (AHF) per rispondere alle crescenti esigenze della crisi afghana. Il Fondo si concentra su interventi rapidi per colmare le lacune di finanziamento e rispondere alle emergenze, supportando attività di coordinamento, azioni rapide, preparazione e resilienza. L’AHF contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del Piano di Risposta Umanitaria 2024, con azioni mirate per rispondere ai bisogni urgenti, proteggere donne, ragazze e gruppi vulnerabili, e garantire la continuità dei servizi nei settori chiave come salute, WASH, agricoltura e istruzione. L’intervento mira a fornire un’assistenza rapida, mirata e integrata nelle aree in cui il bisogno è più acuto, riconoscendo al contempo l’esposizione a shock e l’estrema fragilità che colpiscono tutto il Paese, nonché di mitigare l’impatto umanitario delle politiche delle AdF sulle donne e sulle ragazze e sui gruppi più vulnerabili. Inoltre, attraverso il supporto all’AHF si mira a continuare l’attività di advocacy per affrontare le cause che portano al sempre più crescente bisogno di protezione e rendere effettiva la “centralità della protezione” (“centrality of protection”). Infine, si supporta il lavoro che l’AHF conduce a stretto contatto con i partner che contribuiscono alla risposta ai bisogni umani di base per garantire la continuità dei servizi essenziali per la popolazione afghana. I fondi sono stati erogati il 20/12/2024 e e l’intervento è a valere sul Fondo Umanitario per l’Afghanistan 2025.

Zone di intervento Tutto il paese
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 66 – 10/11/2024
SDGs SDG 1: porre fine alla povertà in tutte le sue forme in tutto il mondo
Settori d’intervento Multisettore – Country-Based Pooled Funds (CBPFs)
Gender marker 1
Enti esecutori UNOCHA Afghanistan
Costo complessivo € 4.500.000,00
Durata 12 mesi

 

L’iniziativa ha permesso non solo di soddisfare i bisogni più urgenti di assistenza di base, ma anche di promuovere, nel medio e lungo termine, comunità più resilienti, socialmente coese ed economicamente rafforzate con un approccio Nesso Umanitario-Sviluppo-Pace. Il progetto ha fornito assistenza in denaro mirata a popolazioni vulnerabili in Afghanistan, inclusi sfollati, rimpatriati e comunità ospitanti, per soddisfare bisogni urgenti come cibo, salute, igiene e alloggio.

In collaborazione con Save the Children International (SCI), sono stati supportati 9.860 nuclei familiari con assistenza monetaria, contribuendo a migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione e l’accesso all’istruzione, e prevenendo il lavoro minorile. Nonostante le difficoltà operative, l’assistenzaa è continuata senza interruzioni. Inoltre, il progetto ha rafforzato la stabilità economica nelle comunità, creando opportunità di lavoro e supportando 316 imprese vulnerabili, beneficiando 3.480 dipendenti e le loro famiglie. Le attività sono state completate il 15/03/2024.

Zone di intervento Tutto il paese
Canale di Finanziamento Multi Bilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 66 – 17/12/2021
SDGs SDG 1: Sconfiggere la povertà                                                                                                 SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
Settori d’intervento Assistenza materiale e servizi di soccorso
Gender marker 1
Enti esecutori OIM Afghanistan in partenariato con Save the Children Italia
Costo complessivo € 4.000.000,00
Durata Dicembre 2021 – Marzo 2024

Progetti Afghanistan - Salute

Il contributo ha permesso all’OMS di supportare 31 strutture sanitarie situate in zone dove i servizi sanitari sono insufficienti, nelle province di Helmand, Zabul, Nimroz e Urozgan, garantendo assistenza integrata primaria e secondaria a 221.889 persone, fornendo anche prevenzione e trattamento del COVID-19 e di altre malattie infettive. L’intervento ha compreso 4 componenti:

  1. Supporto all’Ospedale Regionale Anabah di Panjchir – ONG EMERGENCY.
  2. Sostegno alle strutture sanitarie di Kabul, Zabul, Kandahar – ONG INTERSOS.
  3. Supporto a Ospedali Covid-19 -WHO Componente affidata a OSC nazionali.
  4. Coordinamento e leadership per la preparazione alle emergenze sanitarie e per la risposta ai bisogni umanitari a livello nazionale e locale.

379.127 persone residenti nelle “aree bianche”, caratterizzate da servizi sanitari di base assenti o insufficienti, hanno ricevuto cure attraverso le 44 strutture sanitarie di primo livello supportate, tra cui: 379.127 visite ambulatoriali (OPD), 17.476 visite prenatali, 7.794 visite postnatali, 4.309 parti assistiti, 55.222 vaccinazioni, 80.761 visite per il monitoraggio della crescita e 20.413 consulti di salute mentale.  334.721 persone hanno beneficiato direttamente dei servizi sanitari ospedalieri, tra cui ricoveri, interventi chirurgici, parti assistiti da personale qualificato e parti cesarei, grazie al supporto garantito dall’OMS a tre strutture sanitarie di secondo livello. Le attività sono state completate il 30/06/2024.

Zone di intervento Helmand, Zabul, Nimroz and Urozga, Lashkar-Gah
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 71 – 29/09/2022
SDGs SDG 3: Salute e benessere
Settori d’intervento Salute
Gender marker 0
Enti esecutori OMS Afghanistan
Costo complessivo € 6.000.000,00
Durata Marzo 2022 – Giugno 2024

Gli obiettivi dell’STFA sono allineati, dal 2023 alle priorità dell’UNSFA attuando una programmazione integrata per contribuire a soddisfare i bisogni umani di base, integrando le attività umanitarie salvavita con iniziative per salvaguardare i mezzi di sussistenza e rafforzare la resilienza delle comunità. Gli interventi si concentrano in tre aree principali:

  1. Servizi essenziali;
  2. Sostegno ai mezzi di sussistenza resilienti;
  3. Prevenzione e gestione del rischio di catastrofi e coesione sociale.

 

Il contributo al STFA è stato negoziato con la preferenza verso il sostegno a gruppi vulnerabili con problemi di dipendenza dalle droghe, in particolare donne. Le attività concordate prevedono l’erogazione di servizi essenziali e di prevenzione, trattamento e riabilitazione nelle località target nell’area sud-est del paese. L’iniziativa intende inoltre contribuire al reinserimento sociale dei gruppi beneficiari attraverso maggiori opportunità lavorative. L’attenzione sarà rivolta alle aree prioritarie con la più alta prevalenza di consumo di stupefacenti e in particolare nella regione Sud-orientale. Si prevede che 84.390 persone appartenenti a gruppi vulnerabili – in particolare donne e minori – beneficeranno direttamente delle attività previste. Sono invece 100.000 le persone che beneficeranno in modo indiretto dell’iniziativa. Il numero totale di beneficiari raggiunti nel primo semestre è pari a 22.468, di cui l’11,55% sono donne e ragazze.

Zone di intervento Logar, Ghazni, Khost
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Ordinario
Delibera CC 31- 27/01/2023
SDGs SDG 3: Salute e benessere
Settori d’intervento Salute

Protezione

Gender marker 1
Enti esecutori UNODC, ILO, UNDP, WHO, UNFPA, UNDP
Costo complessivo € 4.850.000 euro
Durata 24 mesi dal 1 luglio 2024 – al 30 giungo 2026

L’intervento di un anno, del valore di 1,5 milioni di euro, ha l’obiettivo di aumentare la fornitura di servizi essenziali sulla salute sessuale e riproduttiva (SRH) e sulla risposta alla violenza di genere (GBV) in Afghanistan. I risultati attesi sono: R 1: Aumentato l’accesso ai servizi sanitari salvavita per la riproduzione, la maternità, la neo-natalità, l’infanzia e l’adolescenza, facilitato da 27 FHHs che fungono da hub centrali per l’erogazione dei servizi; R 2: Migliorata la disponibilità e l’accessibilità ai prodotti e alle forniture essenziali per la salute materna e riproduttiva all’interno delle FHHs.

L’iniziativa sarà realizzata nella provincia di Herat e ne beneficeranno direttamente 135.609 persone: 126.571 donne e ragazze, 9.038 uomini e ragazzi. L’UNFPA, attraverso un approccio integrato alla salute riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale, darà vita al modello FHH Hub, creando un “one-stop-shop” per donne e comunità, inclusi adolescenti e giovani. I fondi sono stati erogati il 18/12/2024 e la data di inizio delle attività è il 1/01/2025.

Zone di intervento Provincia di Herat
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera n. 50 del 19/09/2024
SDGs SDG 3: Salute e benessere

SDG 5: Parità di genere

Settori d’intervento Salute, eguaglianza di genere, protezione dei bambini
Gender marker 2
Enti esecutori UNFPA Afghanistan
Costo complessivo € 1.500.000,00
Durata Dicembre 2024 novembre 2025

L’intervento ha aumentato la fornitura di servizi essenziali a favore della salute sessuale e riproduttiva (SRH) e in contrasto alla violenza di genere (GBV) in Afghanistan. L’iniziativa ha: i) incrementato l’accesso delle comunità sotto servite, compresi gli sfollati interni (IDP), i rimpatriati e le comunità ospitanti, alle informazioni e ai servizi essenziali di salute riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale (RMNCAH) e GBV; ii) sostenuto i servizi di maternità attraverso il supporto ai centri di salute nelle province target;  iii)           rafforzato la capacità dei partner umanitari nel fornire servizi di prevenzione e risposta SRH e GBV; iv) sostenuto gli adolescenti vulnerabili e aumentato l’accesso dei giovani all’istruzione tra pari, al supporto psicosociale (PSS) e ai servizi di sostentamento attraverso centri giovanili polivalenti.

L’iniziativa è stata realizzata nelle provincie di Balkh, Kunduz, Kandahar, Nangarhar, Herat, Ghor, Nimroz, Kabul e Bamiyan e ne hanno beneficiato direttamente 1.100.000 persone: 539.000 donne, 132.000 ragazze, 286.000 uomini, 143.000 ragazzi. Le attività sono state completate il 31/03/2024.

Zone di intervento Balkh, Kunduz, Kandahar, Nangarhar, Herat, Ghor, Nimroz, Kabul and Bamyan
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera n. 70 – 29/09/2022
SDGs SDG 3: Salute e benessere                                                                                                     SDG 5: Parità di genere
Settori d’intervento Salute e Protezione
Gender marker 2
Enti esecutori UNFPA Afghanistan
Costo complessivo € 8.000.000,00
Durata Novembre 2022 – Marzo 2024

L’iniziativa mira a supportare l’Appello Speciale 2023 del CICR su “Disabilità e Azione contro le Mine” in Afghanistan, offrendo assistenza sanitaria specializzata e inclusione socio-economica per le persone con disabilità, in particolare le vittime di mine. Il CICR garantirà l’accesso a servizi riabilitativi di qualità, rafforzando le capacità dei centri esistenti e promuovendo l’inclusione del personale disabile. Inoltre, contribuirà a migliorare le condizioni di vita, l’accesso all’istruzione e la sostenibilità dei servizi di riabilitazione, collaborando con le autorità locali per favorire la reintegrazione sociale delle persone con disabilità. Il CICR continuerà a garantire e ad ampliare l’accesso a servizi riabilitativi di buona qualità, presso i centri che gestisce o sostiene, per le persone con disabilità, comprese quelle indirizzate da altre strutture sanitarie o da zone remote durante le attività di sensibilizzazione (detti centri si trovano a Kabul, Mazar-e-Sharif, Herat, Jalalabad, Gulbahar, Faizabad e LashkarGah). Il CICR cercherà di impiegare un maggior numero di persone con disabilità presso i suoi sette centri presenti nel Paese, al fine di promuovere la loro inclusione nel settore. Complessivamente il CICR prevede di raggiungere 169.530 beneficiari. I sette centri di riabilitazione fisica del CICR saranno aiutati a espandere e migliorare le loro strutture e i loro servizi. Inoltre, il CICR completerà la costruzione di un nuovo centro a Lashkar Gah e condurrà uno studio di fattibilità per un nuovo centro a Gulbahar. L’intervento è a valere sull’Appeal 2023.

Zone di intervento Kabul, Mazar-e-Sharif, Herat, Jalalabad, Gulbahar, Faizabad e LashkarGah
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 59 – 31/10/2024
SDGs SDG 3: Salute e benessere                                                                                                       SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
Settori d’intervento Sminamento
Gender marker 0
Enti esecutori ICRC
Costo complessivo € 1.000.000,00
Durata 12 mesi

L’iniziativa intende contribuire alla realizzazione dei progetti previsti nell’ambito dell’Appello Speciale 2024 del CICR su “Disabilità e Sminamento Umanitario” in Afghanistan, mediante attività di assistenza sanitaria specialistica e di inclusione socio-economica dei disabili, in particolar modo vittime di mine anti-persona ed altri ordigni bellici inesplosi. Il CICR continuerà ad assicurare che le persone con disabilità fisiche abbiano accesso a dispositivi di assistenza, fisioterapia e altri servizi di riabilitazione nei sette centri che gestisce o sostiene (detti centri si trovano a Kabul, Mazar-e-Sharif, Herat, Jalalabad, Gulbahar, Faizabad e LashkarGah). Si adopererà per ampliare l’accesso a questi centri per le persone con disabilità, comprese quelle provenienti da altre strutture sanitarie o da aree remote. L’intervento è a valere sull’Appeal 2024.

Zone di intervento Kabul, Mazar-e-Sharif, Herat, Jalalabad, Gulbahar, Faizabad e

LashkarGah)

Canale di Finanziamento Bilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 72 – 19/12/2024
SDGs SDG 3: Salute e benessere                                                                                                          SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
Settori d’intervento Sminamento
Gender marker 0
Enti esecutori ICRC
Costo complessivo € 1.000.000,00
Durata 12 mesi

 

Ultimo aggiornamento: 11/06/2025, 9:37

Pakistan – Sviluppo rurale e sicurezza alimentare

Lo sviluppo rurale in Pakistan è un aspetto cruciale della crescita complessiva e dello sviluppo sostenibile del Paese. Il Pakistan possiede uno dei più vasti sistemi di irrigazione al mondo, il Sistema di Irrigazione del Bacino dell'Indo, essenziale per il funzionamento del settore agricolo. Alimentato dai fiumi Indo, Jhelum e Chenab, distribuisce l’acqua attraverso un vasto sistema di dighe, canali e sbarramenti, garantendo la coltivazione di milioni di ettari. Tuttavia, la crescente domanda idrica (alimentata dal settore industriale e dal consumo domestico) e le infrastrutture spesso obsolete pongono sfide significative alla sua sostenibilità e funzionalità.

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Afghanistan: Focus su “Family Health Houses”

Le donne in Afghanistan, in particolare quelle che vivono in aree scarsamente servite e difficili da raggiungere, non hanno accesso a servizi salvavita per la salute materna e riproduttiva, uno dei motivi per cui il Paese ha uno dei più alti tassi di mortalità materna al mondo, con un tasso di 638 decessi ogni 100.000 nati vivi. Fornire accesso a servizi di qualità per la salute materna, riproduttiva, neonatale, infantile e adolescenziale (RMNCAH) attraverso le Family Health Houses (FHH) salva vite umane e sviluppa famiglie e comunità più forti. Secondo l'esercizio di simulazione di UNFPA, il costo dell'inazione comporterebbe 6.163 morti materne entro la fine del 2025.

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