Aiuto Umanitario

Pakistan I bisogni umanitari in Pakistan sono determinati prevalentemente da eventi meteorologici estremi e da complesse dinamiche migratorie. Attualmente, il Paese ospita circa 3,2 milioni di afghani, di cui quasi il 76% sono donne e bambini, concentrati prevalentemente nelle province di Khyber Pakhtunkhwa e Balochistan. Questa presenza esercita una forte pressione sulle comunità ospitanti, rendendo […]

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Progetto WeWorld GVC Afghanistan – Credits foto Jafar Mosavi

Pakistan

I bisogni umanitari in Pakistan sono determinati prevalentemente da eventi meteorologici estremi e da complesse dinamiche migratorie.

Attualmente, il Paese ospita circa 3,2 milioni di afghani, di cui quasi il 76% sono donne e bambini, concentrati prevalentemente nelle province di Khyber Pakhtunkhwa e Balochistan. Questa presenza esercita una forte pressione sulle comunità ospitanti, rendendo difficoltoso l’accesso ai servizi essenziali come l’acceso al cibo, l’assistenza sanitaria e istruzione. Inoltre, l’incertezza sullo status giuridico degli afghani – il Pakistan non ha ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati – e i piani di rimpatrio avviati nell’ottobre 2023 con l’attuazione dell’Illegal Foreigners Repatriation Plan (IFRP) complicano ulteriormente la situazione. Secondo l’UNHCR, tra ottobre 2023 e l’inizio di febbraio 2024, oltre 500.000 afghani sono stati rimpatriati (UNHCR, 2025).

In tale quadro, l’UNHCR e i suoi partner hanno sviluppato la Solutions Strategy for Afghan Refugees (SSAR). In ambito SSAR, AICS Islamabad partecipa ai meccanismi di coordinamento tecnico di risposta ai bisogni umanitari degli afghani in Pakistan.

Inoltre, AICS Islamabad mantiene un ruolo di osservatore nell’Humanitarian Country Team (HCT).

Afghanistan

Nel 2024 la strategia di intervento ha incluso il supporto ai servizi essenziali e l’assistenza umanitaria. In un contesto complesso e volatile come quello afghano appare necessario integrare l’aiuto immediato con attività volte a sostenere soluzioni durevoli e contribuire alla resilienza delle comunità.

In linea il quadro strategico delle Nazioni Unite per l’Afghanistan 2023–2025 (UNSFA) le iniziative realizzate nel 2024 mirano a garantire l’accesso ai servizi essenziali, e a favorire opportunità economiche e  mezzi di sussistenza resilienti.

L’orientamento strategico della sede AICS di Islamabad è in linea con il Documento Triennale di Programmazione e di Indirizzo 2024- 2026 che prevede che le iniziative da realizzare in Afghanistan si focalizzino sull’assistenza alle popolazioni vittime di crisi umanitarie protratte al fine di tutelare la vita, alleviare le sofferenze e salvaguardare la dignità delle persone.

PROGETTI PAKISTAN

 

L’intervento eseguito da UNHCR, di durata annuale, viene realizzato in aree urbane e peri-urbane in Sindh, Punjab, Khyber-Pakhtunkhwa e nella capitale Islamabad, si propone di fornire una risposta completa ai casi di violenza di genere (GBV), contribuendo anche al rafforzamento della protezione dei minori e della protezione comunitaria a favore di circa 120.000 rifugiati/e e richiedenti asilo afghani/e in Pakistan. In linea con l’approccio “Durable Solutions”, l’intervento include una componente dedicata al miglioramento delle opportunità di reddito, promuovendo così l’autosufficienza delle fasce della popolazione più vulnerabili nel medio-lungo termine. Tale iniziativa è in linea con le priorità indicate nel Documento Triennale di Programmazione ed Indirizzo 2024-2027, che prevede interventi di rafforzamento dei sistemi di protezione, inclusa la protezione delle donne esposte a forme di discriminazione, abuso, al rischio di violenza, anche domestica, e sfruttamento.
Zone di intervento Aree urbane e peri-urbane in Sindh, Punjab, Khyber-Pakhtunkhwa e nella capitale Islamabad
Canale di Finanziamento Bilaterale
Tipologia Emergenza/Umanitario
Fonte di finanziamento Bilaterale
Codice OCSE-DAC 72010 – Assistenza e servizi di soccorso materiali

15180 – Porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze

16010 – Protezione sociale

Settore d’intervento Protezione
Ente esecutore UNHCR Pakistan
Costo complessivo

Gender marker

€ 1.000.000,00

1

Approvato con Delibera 81 del 19/12/2024
Durata 12 mesi. Durata stimata dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025
Obiettivo specifico Garantire una risposta comprensiva che affronti la violenza di genere (GBV), la protezione minorile e la protezione comunitaria, favorendo al contempo l’accesso alle opportunità di reddito per la popolazione rifugiata, dei richiedenti asilo e delle comunità ospitanti, aumentando in questo modo il numero di individui autosufficienti.
Risultati attesi 1. I rischi di violenza di genere sono ridotti, le cause profonde della violenza di genere vengono affrontate e i/le sopravvissuti/e ricevono servizi di qualità.

2. I/le bambini/e hanno accesso a servizi di protezione dell’infanzia di qualità volti a prevenire e rispondere a violenza, abusi e sfruttamento.

3.Le comunità, in particolare donne, bambini/e e gruppi vulnerabili, partecipano in modo significativo al processo decisionale attraverso approcci inclusivi.

4.Rifugiati/e, richiedenti asilo e comunità ospitanti hanno un maggiore accesso a opportunità di sostentamento sostenibili.

Beneficiari   I beneficiari diretti dell’intervento ammontano a 120.000 individui, che beneficeranno delle diverse componenti progettuali.

Come beneficiari/e indiretti/e, l’intera popolazione rifugiata registrata in Pakistan potrà beneficiare dell’intervento proposto, accedendo a servizi di protezione per il contrasto alla violenza di genere e servizi di protezione minorile e comunitaria, e potendo trarre vantaggio da un ambiente protettivo migliorato.

 

 

PROGETTI AFGHANISTAN

L’intervento di un anno, del valore di 1,5 milioni di euro, ha l’obiettivo di aumentare la fornitura di servizi essenziali sulla salute sessuale e riproduttiva (SRH) e sulla risposta alla violenza di genere (GBV) in Afghanistan. I risultati attesi sono: R 1: Aumentato l’accesso ai servizi sanitari salvavita per la riproduzione, la maternità, la neo-natalità, l’infanzia e l’adolescenza, facilitato da 27 FHHs che fungono da hub centrali per l’erogazione dei servizi; R 2: Migliorata la disponibilità e l’accessibilità ai prodotti e alle forniture essenziali per la salute materna e riproduttiva all’interno delle FHHs.

L’iniziativa sarà realizzata nella provincia di Herat e ne beneficeranno direttamente 135.609 persone: 126.571 donne e ragazze, 9.038 uomini e ragazzi. L’UNFPA, attraverso un approccio integrato alla salute riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale, darà vita al modello FHH Hub, creando un “one-stop-shop” per donne e comunità, inclusi adolescenti e giovani. I fondi sono stati erogati il 18/12/2024 e la data di inizio delle attività è il 1/01/2025.

Zone di intervento Provincia di Herat
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera n. 50 del 19/09/2024
SDGs SDG 3: Salute e benessere

SDG 5: Parità di genere

Settori d’intervento Salute, eguaglianza di genere, protezione dei bambini
Gender marker 2
Enti esecutori UNFPA Afghanistan
Costo complessivo € 1.500.000,00
Durata Dicembre 2024 novembre 2025

 

L’intervento ha aumentato la fornitura di servizi essenziali a favore della salute sessuale e riproduttiva (SRH) e in contrasto alla violenza di genere (GBV) in Afghanistan. L’iniziativa ha: i) incrementato l’accesso delle comunità sotto servite, compresi gli sfollati interni (IDP), i rimpatriati e le comunità ospitanti, alle informazioni e ai servizi essenziali di salute riproduttiva, materna, neonatale, infantile e adolescenziale (RMNCAH) e GBV; ii) sostenuto i servizi di maternità attraverso il supporto ai centri di salute nelle province target;  iii)           rafforzato la capacità dei partner umanitari nel fornire servizi di prevenzione e risposta SRH e GBV; iv) sostenuto gli adolescenti vulnerabili e aumentato l’accesso dei giovani all’istruzione tra pari, al supporto psicosociale (PSS) e ai servizi di sostentamento attraverso centri giovanili polivalenti.

L’iniziativa è stata realizzata nelle provincie di Balkh, Kunduz, Kandahar, Nangarhar, Herat, Ghor, Nimroz, Kabul e Bamiyan e ne hanno beneficiato direttamente 1.100.000 persone: 539.000 donne, 132.000 ragazze, 286.000 uomini, 143.000 ragazzi. Le attività sono state completate il 31/03/2024.

Zone di intervento Balkh, Kunduz, Kandahar, Nangarhar, Herat, Ghor, Nimroz, Kabul and Bamyan
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera n. 70 – 29/09/2022
SDGs SDG 3: Salute e benessere                                                                                                     SDG 5: Parità di genere
Settori d’intervento Salute e Protezione
Gender marker 2
Enti esecutori UNFPA Afghanistan
Costo complessivo € 8.000.000,00
Durata Novembre 2022 – Marzo 2024

 

Il contributo ha permesso all’OMS di supportare 31 strutture sanitarie situate in zone dove i servizi sanitari sono insufficienti, nelle province di Helmand, Zabul, Nimroz e Urozgan, garantendo assistenza integrata primaria e secondaria a 221.889 persone, fornendo anche prevenzione e trattamento del COVID-19 e di altre malattie infettive. L’intervento ha compreso 4 componenti:

  1. Supporto all’Ospedale Regionale Anabah di Panjchir – ONG EMERGENCY.
  2. Sostegno alle strutture sanitarie di Kabul, Zabul, Kandahar – ONG INTERSOS.
  3. Supporto a Ospedali Covid-19 -WHO Componente affidata a OSC nazionali.
  4. Coordinamento e leadership per la preparazione alle emergenze sanitarie e per la risposta ai bisogni umanitari a livello nazionale e locale.

379.127 persone residenti nelle “aree bianche”, caratterizzate da servizi sanitari di base assenti o insufficienti, hanno ricevuto cure attraverso le 44 strutture sanitarie di primo livello supportate, tra cui: 379.127 visite ambulatoriali (OPD), 17.476 visite prenatali, 7.794 visite postnatali, 4.309 parti assistiti, 55.222 vaccinazioni, 80.761 visite per il monitoraggio della crescita e 20.413 consulti di salute mentale.  334.721 persone hanno beneficiato direttamente dei servizi sanitari ospedalieri, tra cui ricoveri, interventi chirurgici, parti assistiti da personale qualificato e parti cesarei, grazie al supporto garantito dall’OMS a tre strutture sanitarie di secondo livello. Le attività sono state completate il 30/06/2024.

Zone di intervento Helmand, Zabul, Nimroz and Urozga, Lashkar-Gah
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 71 – 29/09/2022
SDGs SDG 3: Salute e benessere
Settori d’intervento Salute
Gender marker 0
Enti esecutori OMS Afghanistan
Costo complessivo € 6.000.000,00
Durata Marzo 2022 – Giugno 2024

L’iniziativa mira a supportare l’Appello Speciale 2023 del CICR su “Disabilità e Azione contro le Mine” in Afghanistan, offrendo assistenza sanitaria specializzata e inclusione socio-economica per le persone con disabilità, in particolare le vittime di mine. Il CICR garantirà l’accesso a servizi riabilitativi di qualità, rafforzando le capacità dei centri esistenti e promuovendo l’inclusione del personale disabile. Inoltre, contribuirà a migliorare le condizioni di vita, l’accesso all’istruzione e la sostenibilità dei servizi di riabilitazione, collaborando con le autorità locali per favorire la reintegrazione sociale delle persone con disabilità. Il CICR continuerà a garantire e ad ampliare l’accesso a servizi riabilitativi di buona qualità, presso i centri che gestisce o sostiene, per le persone con disabilità, comprese quelle indirizzate da altre strutture sanitarie o da zone remote durante le attività di sensibilizzazione (detti centri si trovano a Kabul, Mazar-e-Sharif, Herat, Jalalabad, Gulbahar, Faizabad e LashkarGah). Il CICR cercherà di impiegare un maggior numero di persone con disabilità presso i suoi sette centri presenti nel Paese, al fine di promuovere la loro inclusione nel settore. Complessivamente il CICR prevede di raggiungere 169.530 beneficiari. I sette centri di riabilitazione fisica del CICR saranno aiutati a espandere e migliorare le loro strutture e i loro servizi. Inoltre, il CICR completerà la costruzione di un nuovo centro a Lashkar Gah e condurrà uno studio di fattibilità per un nuovo centro a Gulbahar. L’intervento è a valere sull’Appeal 2023.

Zone di intervento Kabul, Mazar-e-Sharif, Herat, Jalalabad, Gulbahar, Faizabad e LashkarGah
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 59 – 31/10/2024
SDGs SDG 3: Salute e benessere                                                                                                       SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
Settori d’intervento Sminamento
Gender marker 0
Enti esecutori ICRC
Costo complessivo € 1.000.000,00
Durata 12 mesi

 

L’iniziativa intende contribuire alla realizzazione dei progetti previsti nell’ambito dell’Appello Speciale 2024 del CICR su “Disabilità e Sminamento Umanitario” in Afghanistan, mediante attività di assistenza sanitaria specialistica e di inclusione socio-economica dei disabili, in particolar modo vittime di mine anti-persona ed altri ordigni bellici inesplosi. Il CICR continuerà ad assicurare che le persone con disabilità fisiche abbiano accesso a dispositivi di assistenza, fisioterapia e altri servizi di riabilitazione nei sette centri che gestisce o sostiene (detti centri si trovano a Kabul, Mazar-e-Sharif, Herat, Jalalabad, Gulbahar, Faizabad e LashkarGah). Si adopererà per ampliare l’accesso a questi centri per le persone con disabilità, comprese quelle provenienti da altre strutture sanitarie o da aree remote. L’intervento è a valere sull’Appeal 2024.

Zone di intervento Kabul, Mazar-e-Sharif, Herat, Jalalabad, Gulbahar, Faizabad e

LashkarGah)

Canale di Finanziamento Bilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 72 – 19/12/2024
SDGs SDG 3: Salute e benessere                                                                                                          SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
SDG 16: Pace, giustizia e istituzioni solide
Settori d’intervento Sminamento
Gender marker 0
Enti esecutori ICRC
Costo complessivo € 1.000.000,00
Durata 12 mesi

L’iniziativa adotta un approccio di protezione multisettoriale integrato a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione al fine di garantire la protezione, in particolare di donne e minori, la sicurezza alimentare, attività generatrici di reddito e di migliorare la qualità e l’accesso ai servizi essenziali di base in ambito sanitario e dell’istruzione. I risultati attesi sono: R1) Rafforzata la sicurezza alimentare delle fasce più vulnerabili della popolazione e la capacità di realizzare attività generatrici di reddito nelle provincie maggiormente colpite dalla crisi alimentare; R2) Migliorata la salute della popolazione; R3) Promossa la risposta anticipatoria alle crisi ricorrenti derivanti dagli shock climatici con finalità di riduzione e gestione del rischio disastri. I beneficiari diretti sono circa 245.000 persone. Tra questi particolare attenzione viene data ai gruppi più vulnerabili, tra cui: donne in stato di gravidanza e giovani mamme con bambini al di sotto dei 5 anni; donne vedove e con il ruolo di capofamiglia; donne e minori a rischio di vulnerabilità (per episodi di violenza di genere, dipendenze da sostanze, problematiche causate da abbandono, trafficking, ecc.); persone con disabilità; famiglie particolarmente vulnerabili; IDPs e rimpatriati; comunità soggette a rischio ambientale.

Le attività vengono realizzate dai seguenti enti esecutori:

OSC Progetto Settore Totale finanziamento AICS
WeWorld – GVC

Codice progetto: AFG/12682/WWGVC/01

Rafforzamento delle capacità di preparazione, prevenzione e risposta all’insicurezza alimentare e al rischio disastri della popolazione afghana colpita dalla crisi umanitaria Agricoltura e sicurezza alimentare, Riduzione del rischio di catastrofi 1.200.000,00 €
EMERGENCY

Codice progetto: AFG/12682/EMERGENCY/02

Rafforzare la risposta medico – sanitaria salvavita, gratuita e specializzata per la popolazione più vulnerabile della provincia di Helmand Salute 1.197.813,00 €
NOVE ETS

Codice progetto: AFG/12682/NOVE/03

I semi della rinascita: Un Percorso di Sostentamento per Donne Afghane – Potenziamento Agroalimentare e Crescita Economica. Agricoltura e sicurezza alimentare 1.191.164,00 €
Vento di Terra Onlus

Codice progetto: AFG/12682/VDT/04

Hari Rud, il fiume che scorre. Sicurezza alimentare, agricoltura e allevamento per le vittime del terremoto, i rimpatriati e le persone vulnerabili nella Provincia di Hera Agricoltura e sicurezza alimentare, Riduzione del rischio di catastrofi 1.198.875,50 €
INTERSOS

Codice progetto: AFG/12682/INTERSOS/05

Assistenza multisettoriale per il benessere e la dignità delle comunità più vulnerabili delle aree rurali meno servite di Kabul Agricoltura e sicurezza alimentare, Salute, Riduzione del rischio di catastrofi 1.200.000,00 €
CESVI Fondazione ETS in ATS con PIN

Codice progetto: AFG/12682/CESVI/06

AGRARIA: Agricoltura, Gestione dei Rischi e Acqua per la Resilienza e l’Inclusione in Afghanistan Agricoltura e sicurezza alimentare, Salute, Riduzione del rischio di catastrofi 1.800.000,00 €
INTERSOS in ATS con CESVI Fondazione ETS

Codice progetto:

AFG/12682/INTERSOS/07

PREPARA: Promuovere la Resilienza E la Preparazione Alla Risposta Attiva Comunitaria Riduzione del rischio di catastrofi 1.200.000,00 €
Totale complessivo affidato alle OSC 8.987.852,50 €

 

Le OSC hanno avviato i progetti nel giugno 2024, affrontando ritardi amministrativi legati alla sottoscrizione dei Memorandum of Understanding (MoU) con i ministeri locali. Ogni progetto ha richiesto un MoU con il Ministero dell’Economia e accordi specifici con i ministeri di settore. L’unica eccezione è stata Emergency, che ha potuto iniziare subito grazie a un MoU quinquennale con il Ministero della Salute, firmato nel febbraio 2023.

Zone di intervento Distretto di Kushk Robat-e Sangi (provincia di Herat). Distretto di Lashkar-Gah (provincia di Helmand). Province di Kunar, Nangarhar e Laghman. Distretti di Zinda Jan, Pashtun Zarghun, Kohsan, Gulran, Ghoriyan e Herat (provincia di Herat). Distretti di Surobi e Dehsabz (provincia di Kabul). Distretto di Zindajan (provincia di Herat) e distretti di Malistan e (provincia di Ghazni) Kabul (Distretti di Surobi e Deh Sabz) e Herat (Distretto di Zindajan)
Canale di Finanziamento Bilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 99 – 10/10/2022
SDGs SDG 1: Sconfiggere la povertà                                                                                                                        SDG 2: Sconfiggere la fame                                                                                                                               SDG 3: Salute e benessere                                                                                                                                 SDG 4: Istruzione di qualità                                                                                                                                     SDG 5: Parità di genere                                                                                                                                                    SDG 11: Città e comunità sostenibili                                                                                                           SDG 13: Lotta contro il cambiamento climatico
Settori d’intervento Salute, Agricoltura e Sicurezza Alimentare
Gender marker 1
Enti esecutori OSC
Costo complessivo € 10.000.000,00
Durata 24 mesi, dal 30 maggio 2024

L’iniziativa mira a supportare interventi salvavita e servizi di base nei settori della Salute e della Sicurezza Alimentare a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione afghana (donne, minori, sfollati, rimpatriati e comunità ospitanti), gettando al contempo le basi per rafforzarne la resilienza attraverso soluzioni durevoli. In linea con l’HNRP 2024, le attività delle OSC nel settore della sicurezza alimentare contribuiranno a migliorare l’accesso al cibo e ai mezzi di sussistenza e potranno includere: assistenza in-kind, trasferimenti di denaro (CVA) e supporto ai mezzi di sussistenza. Gli interventi sanitari, sensibili al genere, saranno volti a ridurre la mortalità e morbilità della popolazione vulnerabile e potranno riguardare: servizi di salute riproduttiva, cura dei traumi, supporto alla salute mentale e psicosociale, prevenzione e risposta a epidemie/focolai. Le attività beneficieranno le comunità colpite da calamità naturali, rifugiati, rimpatriati, persone con disabilità e nuclei familiari guidati da donne, tutti gruppi altamente vulnerabili a causa delle restrizioni alla circolazione e all’occupazione. Le OSC implementatrici saranno selezionate tramite Call for Proposals nel primo quadrimestre del 2025.

Zone di intervento Tutto il paese
Canale di Finanziamento Bilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 65 – 10/11/2024
SDGs SDG 2: Sconfiggere la fame                                                                                                              SDG 3: Salute e benessere
Settori d’intervento Salute, Agricoltura e Sicurezza Alimentare
Gender marker 1
Enti esecutori OSC
Costo complessivo € 3.000.000,00
Durata 24 mesi

L’intervento è rivolto alla popolazione afghana senza documenti che rientra da Pakistan e Iran, alle persone sfollate, ai migranti transfrontalieri e alle comunità ospitanti.

L’OIM, attraverso i centri di assistenza regolari al confine (Torkham, Spin Boldak, Islam Qala e Milak) e non, e i centri di transito nelle province di Herat, Nimroz, Kandahar e Nangarhar intende supportare la popolazione più vulnerabile, dovutamente identificata, attraverso: assistenza umanitaria, erogazione di servizi di protezione e gestione dei casi che necessitano protezione (attività che continua anche presso i luoghi di rientro finali); accesso ai servizi sanitari di base e rinvio di casi per servizi sanitari secondari e terziari; monitoraggio dei flussi migratori presso i confini con l’obiettivo di registrare gli ingressi e le uscite della popolazione afghana da/verso l’Iran e il Pakistan e di migliorare la fornitura di assistenza mirata. Il progetto contribuirà a dare una risposta adeguata ed immediata alla popolazione di ritorno evitando di aumentare la pressione sui servizi di base e sulle limitate risorse a disposizione della popolazione afghana. Beneficiari diretti: 25.341 (12.471 rimpatriati supportati attraverso assistenza post arrivo, inclusi 2.352 beneficiari di ulteriore assistenza di protezione e 12.870 IDPs e comunità ospitanti beneficiari di servizi sanitari). I fondi sono stati erogati il 20/12/2024 e la data di inizio delle attività è l’1/03/2025.

Zone di intervento Confine con l’Iran: Herat, Nimroz

Confine con il Pakistan: Kandahar, Nangarhar                                                                             Province ad alto ritorno per la continuità dell’assistenza di protezione iniziata al confine nell’ambito del Protection Case Management: Badakhshan, Balkh, Faryab, Herat, Kabul, Kandahar, Nangarhar, Nimroz, Sar-E-Pul e Takha

Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera n. 67 – 10/11/2024
SDGs SDG 3: Salute e benessere                                                                                                         SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
SDG 17: Partnership per gli obiettivi
Settori d’intervento Salute, Protezione
Gender marker 0
Enti esecutori IOM Afghanistan
Costo complessivo € 3.500.000,00
Durata 12 mesi

 

L’iniziativa, della durata di 12 mesi, contribuisce al Fondo Umanitario per l’Afghanistan (AHF) per rispondere alle crescenti esigenze della crisi afghana. Il Fondo si concentra su interventi rapidi per colmare le lacune di finanziamento e rispondere alle emergenze, supportando attività di coordinamento, azioni rapide, preparazione e resilienza. L’AHF contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del Piano di Risposta Umanitaria 2024, con azioni mirate per rispondere ai bisogni urgenti, proteggere donne, ragazze e gruppi vulnerabili, e garantire la continuità dei servizi nei settori chiave come salute, WASH, agricoltura e istruzione. L’intervento mira a fornire un’assistenza rapida, mirata e integrata nelle aree in cui il bisogno è più acuto, riconoscendo al contempo l’esposizione a shock e l’estrema fragilità che colpiscono tutto il Paese, nonché di mitigare l’impatto umanitario delle politiche delle AdF sulle donne e sulle ragazze e sui gruppi più vulnerabili. Inoltre, attraverso il supporto all’AHF si mira a continuare l’attività di advocacy per affrontare le cause che portano al sempre più crescente bisogno di protezione e rendere effettiva la “centralità della protezione” (“centrality of protection”). Infine, si supporta il lavoro che l’AHF conduce a stretto contatto con i partner che contribuiscono alla risposta ai bisogni umani di base per garantire la continuità dei servizi essenziali per la popolazione afghana. I fondi sono stati erogati il 20/12/2024 e e l’intervento è a valere sul Fondo Umanitario per l’Afghanistan 2025.

Zone di intervento Tutto il paese
Canale di Finanziamento MultiBilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 66 – 10/11/2024
SDGs SDG 1: porre fine alla povertà in tutte le sue forme in tutto il mondo
Settori d’intervento Multisettore – Country-Based Pooled Funds (CBPFs)
Gender marker 1
Enti esecutori UNOCHA Afghanistan
Costo complessivo € 4.500.000,00
Durata 12 mesi

 

L’iniziativa ha permesso non solo di soddisfare i bisogni più urgenti di assistenza di base, ma anche di promuovere, nel medio e lungo termine, comunità più resilienti, socialmente coese ed economicamente rafforzate con un approccio Nesso Umanitario-Sviluppo-Pace. Il progetto ha fornito assistenza in denaro mirata a popolazioni vulnerabili in Afghanistan, inclusi sfollati, rimpatriati e comunità ospitanti, per soddisfare bisogni urgenti come cibo, salute, igiene e alloggio.

In collaborazione con Save the Children International (SCI), sono stati supportati 9.860 nuclei familiari con assistenza monetaria, contribuendo a migliorare la sicurezza alimentare, la nutrizione e l’accesso all’istruzione, e prevenendo il lavoro minorile. Nonostante le difficoltà operative, l’assistenzaa è continuata senza interruzioni. Inoltre, il progetto ha rafforzato la stabilità economica nelle comunità, creando opportunità di lavoro e supportando 316 imprese vulnerabili, beneficiando 3.480 dipendenti e le loro famiglie. Le attività sono state completate il 15/03/2024.

Zone di intervento Tutto il paese
Canale di Finanziamento Multi Bilaterale
Tipologia Umanitario
Delibera VM 66 – 17/12/2021
SDGs SDG 1: Sconfiggere la povertà                                                                                                 SDG 10: Ridurre le disuguaglianze
Settori d’intervento Assistenza materiale e servizi di soccorso
Gender marker 1
Enti esecutori OIM Afghanistan in partenariato con Save the Children Italia
Costo complessivo € 4.000.000,00
Durata Dicembre 2021 – Marzo 2024

Ultimo aggiornamento: 11/06/2025, 10:09

AFGHANISTAN: Rapporto di WeWorld “Her Future at Risk”

Il rapporto di WeWorld Her Future at Risk. The Cost of Humanitarian Crises on Women and Girls analizza l’impatto delle crisi umanitarie su donne, ragazze e bambine in otto Paesi con una sezione di approfondimento dedicata all’Afghanistan. Vengono inoltre presentati gli interventi di WeWorld e le relative modalità operative. AICS ha finanziato sei progetti attuati da Organizzazioni della Società Civile all’interno del programma “Iniziativa di Emergenza a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione Afghana” di cui uno eseguito da WeWorld.

Leggi di più Il rapporto di WeWorld Her Future at Risk. The Cost of Humanitarian Crises on Women and Girls analizza l’impatto delle crisi umanitarie su donne, ragazze e bambine in otto Paesi con una sezione di approfondimento dedicata all’Afghanistan. Vengono inoltre presentati gli interventi di WeWorld e le relative modalità operative. AICS ha finanziato sei progetti attuati da Organizzazioni della Società Civile all’interno del programma “Iniziativa di Emergenza a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione Afghana” di cui uno eseguito da WeWorld.