Pakistan
I bisogni umanitari in Pakistan sono determinati prevalentemente da eventi meteorologici estremi e da complesse dinamiche migratorie.
Attualmente, il Paese ospita circa 3,2 milioni di afghani, di cui quasi il 76% sono donne e bambini, concentrati prevalentemente nelle province di Khyber Pakhtunkhwa e Balochistan. Questa presenza esercita una forte pressione sulle comunità ospitanti, rendendo difficoltoso l’accesso ai servizi essenziali come l’acceso al cibo, l’assistenza sanitaria e istruzione. Inoltre, l’incertezza sullo status giuridico degli afghani – il Pakistan non ha ratificato la Convenzione di Ginevra del 1951 sullo status dei rifugiati – e i piani di rimpatrio avviati nell’ottobre 2023 con l’attuazione dell’Illegal Foreigners Repatriation Plan (IFRP) complicano ulteriormente la situazione. Secondo l’UNHCR, tra ottobre 2023 e l’inizio di febbraio 2024, oltre 500.000 afghani sono stati rimpatriati (UNHCR, 2025).
In tale quadro, l’UNHCR e i suoi partner hanno sviluppato la Solutions Strategy for Afghan Refugees (SSAR). In ambito SSAR, AICS Islamabad partecipa ai meccanismi di coordinamento tecnico di risposta ai bisogni umanitari degli afghani in Pakistan.
Inoltre, AICS Islamabad mantiene un ruolo di osservatore nell’Humanitarian Country Team (HCT).
Afghanistan
Nel 2024 la strategia di intervento ha incluso il supporto ai servizi essenziali e l’assistenza umanitaria. In un contesto complesso e volatile come quello afghano appare necessario integrare l’aiuto immediato con attività volte a sostenere soluzioni durevoli e contribuire alla resilienza delle comunità.
In linea il quadro strategico delle Nazioni Unite per l’Afghanistan 2023–2025 (UNSFA) le iniziative realizzate nel 2024 mirano a garantire l’accesso ai servizi essenziali, e a favorire opportunità economiche e mezzi di sussistenza resilienti.
L’orientamento strategico della sede AICS di Islamabad è in linea con il Documento Triennale di Programmazione e di Indirizzo 2024- 2026 che prevede che le iniziative da realizzare in Afghanistan si focalizzino sull’assistenza alle popolazioni vittime di crisi umanitarie protratte al fine di tutelare la vita, alleviare le sofferenze e salvaguardare la dignità delle persone.