Contesto settoriale
Il lavoro dignitoso, come definito dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), si basa su un’occupazione che garantisca un reddito equo, ambienti di lavoro sicuri, protezione sociale e il rispetto dei diritti dei lavoratori. In Pakistan, questo obiettivo rimane una sfida complessa, influenzata da fattori economici, sociali e climatici, nonostante gli sforzi del Governo e delle organizzazioni internazionali per migliorare le condizioni lavorative e promuovere l’occupazione formale.
Il tasso di disoccupazione rimane elevato, con una situazione particolarmente critica per i giovani, che affrontano difficoltà maggiori nell’accesso al mercato del lavoro. Le disparità di genere sono significative: le donne continuano a incontrare ostacoli strutturali dovuti a barriere culturali e problemi di sicurezza, risultando in una partecipazione alla forza lavoro nettamente inferiore rispetto agli uomini (22.7% – World Bank, 2023). Da una recente analisi dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro emerge che il divario retributivo tra uomini e donne ha raggiunto il 30% nel settore formale, e oltre il 40 in quello informale, classificandolo tra i più alti al mondo.
Il settore delle costruzioni è caratterizzato da una forte dipendenza da lavoratori stagionali e migranti, nonché da pratiche insostenibili dal punto di vista ambientale. Un aspetto particolarmente critico è l’industria dei mattoni, necessaria per la ricostruzione post-disastro, ma altamente inquinante: i tradizionali forni a trincea con camino fisso sono tra le principali fonti di emissioni di gas serra e nerofumo, che contribuiscono al riscaldamento globale e hanno impatti negativi sulla salute e sulla qualità dell’aria.
Il lavoro minorile coinvolge ancora circa 12,5 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni, spesso impiegati in settori ad alto rischio come le fornaci per la produzione di mattoni e l’agricoltura[1]. La sicurezza sul lavoro è un’altra questione critica: la scarsa applicazione delle normative sulla salute e sicurezza porta a incidenti frequenti, specialmente nei settori tessile e delle costruzioni; le donne che lavorano in agricoltura affrontano ambienti ostili, con un elevato rischio di violenza e molestie, aggravato da fattori socioeconomici e dalla scarsa consapevolezza sui propri diritti[2].
La protezione sociale in Pakistan è estremamente limitata: si stima che solo l’8% dei lavoratori abbia accesso a sistemi formali di sicurezza sociale. Questa situazione è aggravata dall’elevato livello di occupazione informale, che rappresenta circa l’80% della forza lavoro totale nel Paese (ILO, 2023).
Nonostante le tutele costituzionali, le minoranze religiose in Pakistan, in particolare i cristiani, subiscono discriminazioni nel mondo del lavoro, con impieghi spesso relegati a settori informali e poco qualificati. Barriere sociali e pregiudizi limitano l’accesso a occupazioni pubbliche e ben remunerate, compromettendo la loro sicurezza economica e sociale.
Analisi dei Bisogni
L’occupazione giovanile e femminile resta una delle principali sfide. Investire nella formazione professionale, certificazione dei percorsi formativi e strumenti innovativi come il National Skill Passport per facilitare il riconoscimento delle competenze e riduce la dipendenza dal lavoro precario.
Garantire condizioni di lavoro più sicure, soprattutto nei settori a rischio come edilizia e agricoltura, richiede un miglioramento del contesto complessivo che permetta l’applicazione delle normative esistenti, in particolare attraverso l’espansione dei programmi di protezione sociale inclusivi. Infine, garantire pari opportunità per le minoranze religiose attraverso misure antidiscriminatorie e percorsi di istruzione e formazione dedicati può favorire un’integrazione più equa nel mercato del lavoro, contribuendo a una maggiore inclusione sociale ed economica.
Approccio
Per rispondere a queste sfide, gli interventi di AICS Islamabad nel settore Istruzione, Formazione e Lavoro Dignitoso si allineano agli obiettivi del pilastro Prosperità della TOC di AICS, contribuendo al raggiungimento dell’SDG 8, in particolare del target 8.5, che mira a garantire piena occupazione e condizioni di lavoro dignitose per tutti, con un’attenzione particolare a giovani e donne. Le iniziative promosse migliorano la qualità dell’occupazione, riducono le disuguaglianze nell’accesso al lavoro e rafforzano le capacità delle istituzioni locali, favorendo uno sviluppo più sostenibile e inclusivo.
Nel Khyber Pakhtunkhwa, le azioni si concentrano sulla transizione verso un’economia più sostenibile, attraverso la modernizzazione delle fornaci di mattoni per ridurre l’impatto ambientale e migliorare le condizioni di lavoro. Contestualmente, si rafforzano i programmi di formazione professionale e l’accesso all’occupazione nei settori dell’edilizia sostenibile e dell’ecoturismo, con un focus specifico su donne e giovani. Questi interventi sviluppano competenze specializzate e certificazioni professionali, aumentando le opportunità di impiego in settori in crescita.
Nella provincia del Punjab, il focus è sull’inclusione socioeconomica delle comunità più vulnerabili, garantendo maggiore accesso alla formazione professionale e migliorando le condizioni lavorative. Le opportunità di impiego per giovani e adulti vengono potenziate, promuovendo al contempo un ambiente favorevole al dialogo interreligioso e alla coesione.