Pakistan – Sviluppo rurale e sicurezza alimentare

Lo sviluppo rurale in Pakistan è un aspetto cruciale della crescita complessiva e dello sviluppo sostenibile del Paese. Il Pakistan possiede uno dei più vasti sistemi di irrigazione al mondo, il Sistema di Irrigazione del Bacino dell'Indo, essenziale per il funzionamento del settore agricolo. Alimentato dai fiumi Indo, Jhelum e Chenab, distribuisce l’acqua attraverso un vasto sistema di dighe, canali e sbarramenti, garantendo la coltivazione di milioni di ettari. Tuttavia, la crescente domanda idrica (alimentata dal settore industriale e dal consumo domestico) e le infrastrutture spesso obsolete pongono sfide significative alla sua sostenibilità e funzionalità.

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Contesto settoriale

Lo sviluppo rurale in Pakistan è un aspetto cruciale della crescita complessiva e dello sviluppo sostenibile del Paese.

Il Pakistan possiede uno dei più vasti sistemi di irrigazione al mondo, il Sistema di Irrigazione del Bacino dell’Indo, essenziale per il funzionamento del settore agricolo. Alimentato dai fiumi Indo, Jhelum e Chenab, distribuisce l’acqua attraverso un vasto sistema di dighe, canali e sbarramenti, garantendo la coltivazione di milioni di ettari. Tuttavia, la crescente domanda idrica (alimentata dal settore industriale e dal consumo domestico) e le infrastrutture spesso obsolete pongono sfide significative alla sua sostenibilità e funzionalità.

L’agricoltura, che riveste un ruolo centrale nell’economia e nell’occupazione, si caratterizza principalmente attraverso monocolture come cotone, canna da zucchero, riso, mais e grano. Nell’ultimo anno, queste hanno registrato un aumento della produzione pari a oltre il 16%, a fronte di un incremento medio delle colture dell’11%.

Tra le colture alternative, l’olivicoltura rappresenta un settore di grande interesse, sia per diversificare il consumo di oli rispetto a quello di semi, sia per creare prodotti ad alto valore aggiunto e ridurre la dipendenza dalle importazioni di oli edibili. La superficie coltivata a olivo è in costante crescita, grazie anche all’innesto su piante esistenti di olivo selvatico e al miglioramento del settore vivaistico.

Nel 2022, la produzione di olio d’oliva in Pakistan è stata stimata in 110 tonnellate, mentre le importazioni hanno raggiunto 2.400 tonnellate, a conferma di un forte interesse da parte della popolazione. Tuttavia, solo il 15% della superficie coltivata a olivo è attualmente produttiva, principalmente a causa della giovane età delle piante, che non hanno ancora raggiunto la piena capacità di produzione.

Nonostante questi sviluppi, persistono lacune lungo la catena del valore, in particolare nelle pratiche colturali, nei processi di lavorazione, nel marketing e nella commercializzazione. Un segnale positivo è l’aumento degli impianti di trasformazione dell’olio d’oliva, passati da un’unica unità nel 2012 a 26 nel 2022, evidenziando un crescente investimento nel settore.

Inoltre, il settore zootecnico occupa una posizione di assoluta priorità nell’economia rurale del Pakistan, generando occupazione per oltre 30 milioni di persone. Il Paese conta 57,5 milioni di grandi ruminanti tra cui 46,3 milioni di bufali. Gli animali da mungitura, producono 54,4 milioni di tonnellate di latte all’anno, con le bufale che contribuiscono per il 62%.

Il Punjab, cuore del settore lattiero-caseario pakistano, produce il 58% del latte nazionale (Punjab Board of Investment and Trade, 2024). Nonostante il Pakistan sia tra i primi cinque produttori mondiali, il settore affronta sfide strutturali: solo il 5-7% del latte viene trasformato dall’industria formale, mentre il resto è venduto come latte crudo. L’assenza di adeguati sistemi di conservazione e di una catena del freddo causa una perdita del 15% della produzione, limitandone anche il consumo, persino tra le fasce di reddito più elevate.

Sia in agricoltura che nell’allevamento, l’accesso al credito rurale rappresenta un ostacolo significativo allo sviluppo del settore. Per affrontare questa sfida, la State Bank of Pakistan ha aumentato del 25% i fondi destinati all’agricoltura rispetto all’anno precedente, portandoli a PKR 2.216 miliardi (circa 7 miliardi di euro). A livello provinciale, sono stati introdotti programmi mirati per agevolare il credito a piccoli e medi produttori, tra cui prestiti a interesse zero, con particolare attenzione al settore lattiero-caseario.

 

Analisi dei bisogni

L’analisi del settore evidenzia, oltre alla necessità di accesso al credito, l’urgenza di migliorare la gestione dell’acqua attraverso tecniche di irrigazione più efficienti, un uso sostenibile delle risorse idriche sotterranee e l’attuazione di riforme per una gestione dell’irrigazione.

È fondamentale innovare il settore agricolo rendendolo più efficiente e diversificato per garantire un approvvigionamento alimentare stabile, sostenere l’industria, soddisfare la domanda interna ed esportare. Allo stesso tempo, sono necessarie misure di supporto per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.

La promozione di pratiche di Climate Smart Agriculture – CSA è essenziale per migliorare la qualità della produzione agricola, aumentarne la resilienza e ridurre le emissioni di gas serra.

Tuttavia, lo sviluppo del settore è ostacolato da limitazioni legate a pratiche obsolete, infrastrutture inadeguate e scarso accesso ai mercati. Per superare queste sfide, sarà fondamentale rafforzare il supporto alle istituzioni locali, stimolare il settore privato nei vari snodi delle catene del valore e il potenziare la formazione professionale.

Approccio

Le attività di AICS in Pakistan nel settore dello sviluppo rurale e della sicurezza alimentare mirano a rafforzare la resilienza delle comunità rurali e dei gruppi più vulnerabili. L’approccio si concentra sul potenziamento della catena del valore e sul miglioramento qualitativo e quantitativo della produzione, attraverso interventi su formazione, ricerca, certificazione, sensibilizzazione, promozione e commercializzazione di prodotti, sia di base che ad alto valore aggiunto. L’obiettivo è garantire la sicurezza alimentare e sostenere sistemi agroalimentari, integrando il legame tra nutrizione e salute, in linea con l’SDG 2 – Sconfiggere la fame.

Nelle aree che presentano le caratteristiche ambientali migliori delle provincie del Khyber Pakhtunkhwa, Baluchistan e Punjab, si punta al rafforzamento della filiera dell’olivo, con particolare attenzione alla qualità e sostenibilità della produzione, tramite il miglioramento delle competenze tecniche e gestionali e un uso più efficiente delle risorse. Una materia prima di qualità è la base per garantire un accesso maggiore al mercato, attraverso un marketing adeguato.

In Gilgit-Baltistan, le iniziative mirano a migliorare i redditi e ridurre la povertà e la malnutrizione nelle aree rurali attraverso programmi di trasformazione economica. Particolare attenzione è rivolta allo sviluppo di pratiche agricole sostenibili e al potenziamento della rete stradale rurale e dei sistemi irrigui di piccola scala per favorire una crescita inclusiva.

Il potenziamento delle capacità professionali nel settore agricolo è un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile. Attraverso programmi specifici di istruzione e formazione tecnica, si punta a rafforzare le competenze in ambito agricolo e ambientale, allineandole alle strategie di crescita del Paese.

Credits foto: CIHEAM Bari, ETI-GB

Ultimo aggiornamento: 11/06/2025, 9:46